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998. Francesco Sforza Luchina dal Verme (1452 ottobre 9 "apud Lenum").

Francesco Sforza assicura Luchina dal Verme che, quantunque dubiti che i suoi soldati trattengano ancora degli uomini presi a Poviglio, scriverà a suo fratello Bosio e a Oldrado che, se le cose stessero invece come dice Luchina, liberino senza alcun pagamento detti uomini.

Domine Luchine de Verme.
Havemo recevuto la vostra lettera de dì vi del presente et inteso quanto per quella la signoria vostra ne scrive di homini da Puviglio presi per li nostri quando dedeno el conflicto ali Corrozesi et che vogliamo farli liberare, considerato che essi Corrozesi li havevano tolti fora de Puviglio per obstagii, et che sonno di più fidati servitori che la signoria vostra havesse in quello loco, et anche che praticavano de fare rehavere quella terra ala signoria vostra; ala quale respondendo, dicemo non possamo credere che siano retenuti presoni per li nostri. Nientedemeno per satisfactione dela signoria vostra scrivemo a Boso, nostro fratello, et ad messer Oldrado che, essendo la cosa como scrive la signoria vostra, debiano subito senza altra exceptione, farli tuti liberare et relaxare senza pagamento alcuno. Ex castris ut supra.
Iacobus.
Cichus.