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1012. Francesco Sforza al podestà del Castellazzo 1453 gennaio 4 Milano

Francesco Sforza vuole che il podestà del Castellazzo intervenga, amministrando giustizia con rito sommario, nel caso che Andrea Trotti non imponga ai suoi famigli di risarcire Davide Trotti per gli alberi tgliatigli nel suo possedimento. Gli fa presente che alcuni suoi concittadini si lamentano dei soldati lì stanziati perché tagliano e portano loro via degli alberi e ne fanno legna che poi vendono. Non si permetta a nessun soldato di passare le porte con legna e, se qualcuno di loro si intestardisse a passare con legna, avvisi il duca che vi provvederà.

Nobili viro potestati Castellacii, dilecto nostro.
David Trotto de quella nostra terra ne ha facto lamenta che alcuni famegli de Andrea Trotto gli hanno tagliato in una soa insula alcuni arbori contra soa volontà et menazatoli volerli dare delle bastonate. Nuy gli scrivemo ch'el debbia providere che gli siano satisfacti li damni suoy et che per l'avenire non gli faciano più damno alcuno per veruna via del mondo. Pertanto volimo, e te commettiamo, che, nol facendo, debbi ad ogni instantia del dicto Davide, o de suo procuratore legitimo, provedere summarie, simpliciter et (a) de plano, senza figura de iuditio, per ogni remedio de rasone, ogni cavilatione et frivole exceptione reiecte, ch'el dicto David, constandoti prima delli damni dati, sia satisfacto integramente fin a uno pontale de strengha de quelli damni te constarà essergli stati facti, ut supra, et che per l'avenire non sia più 371v damnegiato, et fa' in modo che non ne sentiamo più lamenta alcuna de questo, ma vedi, prima che procedi contra dicto Andrea de accordarlo cum dicto David, in caso non se voglia accordare, procederay como havimo dicto.
Preterea, alcuni homini de quella nostra terra ne hanno facto lamenta che li soldati logiati lì, ultra che gli è facto el debito suo delegne, secondo l'ordini nostri, voleno, vanno in le insule delli homini a tagliare l'arbori dalavoro per fare legne per vendere secondo che per l'inclusa supplicatione vederay. Pertanto volemo che, recevutala presente, essendo cossì, che alli soldati sia facto el debito suo, debbi ordinare alle porte che niuno soldato possa intrare con legne dentro dalla terra, et essendogline alcuno che facia contra questa nostra volontà, avisane, perché gli provederimo in modo che gli parerà habiano facto male. Et cossì admonisse dicti soldati che se portano bene con quelli nostri subditi, altramente ne darano casone de corrozarne con loro. Data Mediolani, iiii ianuarii 1453.
Marchus.
Cichus.


(a) simpliciter et in interlinea.