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1015. Francesco Sforza a Bartolomeo da Messina, a Bartolomeo da Bologna e agli altri provisionati della cittadella di Alessandria 1453 gennaio 4 Milano

Francesco Sforza scrive a Bartolomeo da Messina, a Bartolomeo da Bologna e agli altri provisionati sistemati nella cittadella di Alessandria, che non devono muoversi dalì, né motivare laloro volontà di portarsi dal Colleoni con il fatto che gli va Luca Schiavo. Lo ha mandato (e con solo sei uomini) in quanto Luca è esperto nel piantare le bombarde ed è, inoltre, pratico di quei paraggi. Li tranquillizza a starsene nella cittadella, assicurandoli che anche per loro verrà il tempo di mandarli al guadagno.

Strenuis viris Bartholomeo de Missina, Bartholomeo de Bononia conestabilibus, et ceteris provisionatis nostris dilectis in citadella nostra Alexandrie commorantibus.
Havimo inteso che vuy diceti de volervi partire al presente dalla guardia de quella nostra citadella per andare col magnifico Bartholomeo Colione, dicendo che Luca Schiavo gli va et che gli voleti andare anche voy, de che ne siamo molto maravigliati. Pertanto ve dicemo e commandiamo che per nienti non debiati partirvi, né lassare partire alcuno delli vostri dalla guardia de quella citadella senza nostralicentia. Et perché voy diceti che Luca Schiavo gli va, ve dicemo che l'è vero luy gli va, ma gli va solamente con sey delli suoy, lo quale gli mandiamo non per guadagnare, ma per adiutare a piantare le bombarde dove bisognerà, como quello che bon pezo le ha praticate con nuy, et anche perché è pratico (a) del paese dellà, siché per niente non ve partiti senzalicentia nostra o de Zorzo de Annono, nostro locotenente, perché non poresti fare cosa quale ne fosse più molesta. Ma quando serà il tempo, nuy farimo ben mandarvi al guadagno. Ex Mediolano, ut supra.
Zanettus.
Iohannes.


(a) partico in A.