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1038. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni 1453 gennaio 10 Milano

Francesco Sforza chiede a Bartolomeo Colleoni, condottiero ducale, di assecondare ogni richiesta dei Doria di immissione nel possesso di luoghi. A giustificazione di tale disposizione il duca ricorda la vertenza esistente fra Antonio Doria e alcuni gentiluomini Spinola a causa della località di Bissio, pretesa da Antonio, che la rivendicava come propria, e che era stata tenuta dagli Spinola. Il duca incaricò Giorgio de Annone e altri delle terre oltrepadane di immettervi nel possesso Antonio Doria, avvalendosi in ciò del parere del Consiglio segreto. Non essendo ciò ancora avvenuto, ecco il perché dell'attuale richiesta rivolta a lui, Colleoni.

Magnifico (a) armorum capitaneo nostro dilectissimo Bartholomeo de Colionibus.
Altre volte, siando certa differentia fra il nobile Antonio Doria et alcuni gentilhomini de Spinuli per casone del loco de Bixio, quale pretende esso Antonio spectare aluy et fi tenuto daloro Spinuli, ordinassemo cum Georgio da Annono et li altri nostri de quelle parte ultrapadane che lo mettesseno alla possessione, perché cossì pariva alli nostri da Conseglio, quali havevano havuta nelle mane et intesala cosa, etiandio che quella casa Doria è nobilissima et de grande reputatione et auctoritate in Zenoa e molto affectionata e favorevole alle cose nostre lì. Siché non siandone ancora seguito effecto alcuno, et facendone de continuo instantia essi Doria, quali meritano da nuy ogni complacentia et honesto favore, et sapiando quanto prudentemente e bene governati e adimpiti qualunque facenda, ve commettiamo, confortiamo e carricamo che ad ogni rechiestaloro cum quelli megliori modi ve parerano, gli mettiati alla possessione d'esso loco et exequati questa commissione e dispositione nostra, como non dubitiamo che fareti e presto e laudabilmente, che ne sarà gratissimo. Data Mediolani, die x ianuarii 1453, facta in cancelleria Consilii secreti.
Cichus.


(a) Segue viro depennato.