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1047. Francesco Sforza al commissario di Tortona 1453 gennaio 15 Milano

Francesco Sforza ordina al commissario di Tortona di verificare la verità di quanto denunciato da Piergiacomo da Ceredo di aver lasciato pani e roba presso un oste della città e, passato a ritirare quanto depositato, l'oste si rifiuta di renderglielo. Se le cose stanno come sono narrate, procuri che, con rito sommario, detto Piergiacomo riabbia la roba sua.

Egregio viro commissario Terdone dilecto.
Pieriacomo da Ceredo, presente portatore, ne ha dicto che nelli dì passati lassò alcuni suoy pani e roba ad uno hoste de quella città nostrali quali, havendoli domandati, mò esso hoste non gli li vole restituire, el che non è iusto né honesto. Pertanto volemo, visis presentibus, debiati intendere le rasone del'una parte et l'altra; et constando a vuy la verità del facto, ve commettiamo gli faciati rasone summaria et expedita per modo ch'el dicto Periacomo non habbia casone stare lì ad consumarse in le spese sulle hostarie. Data Mediolani, die xv ianuarii 1453.
Leonardus.
Iohannes.