Registro n. 13 precedente | 1050 di 1330 | successivo

1051. Francesco Sforza a Giovanni e Carlo de Cacheranis 1453 gennaio 15 Milano

Francesco Sforza ricorda a Giovanni e Carlo de Cacheranis che sono tenuti per i capituli stipulati con lui a comportarsi con i suoi nemici come lui richiederà loro. Siccome lui ha ordinato al Colleoni di muovere guerra contro i signori del Monferrato, vuole che anche loro aprano le ostilità contro quei signori e prestino al Colleoni aiuto di uomini, di vettovaglie, di passo e di quant'altro verrà loro domandato sia dal Colleoni che da Giorgio de Annone, luogotenente ducale in Alessandria.

[ 387r] Spectabilibus viris Iohanni et Carolo, fratribus de Cacheranis, amicis nostris carissimis.
Como sapeti vuy setti tenuti et obligati, per vigore delli capituli, quali haveti cum nuy, de rompere guerra ad ogni nostra requisitione contra qualunque nostro inimico et de fare tucto quello che faremo nuy, cioè o pace o guerra. Et perché havemo mandato a quella impresa contrali signori de Monferrato el magnifico Bartholomeo Colione, nostro capitaneo, ve confortiamo, carricamo e strengemo vogliati, recevuta questa, sì per dare più celere expeditione ad essa impresa, sì per obervatione d'essi capituli, mandare al prefato magnifico Bartholomeo qualche gente e dargli passo, recepto, victualie e tucti quelli favori che per luy ve sarano rechiesti, et ultra ciò, vogliati, alla havuta de questa, rompere guerra contra dicti signori de Monferrato et farli guerra bandita et tractarli da inimici. Siché piaciave adoncha romperli guerra et dare ogni favore de gente et ogni altro subsidio expediente e necessario a dicta impresa che per lo prefato magnifico Bartholomeo et Zorzo d'Annono, nostro locotenente in (a) Alexandria, ve sarano rechiesti. Ex Mediolano, die xv ianuarii 1453.
Iacomo Rivoltella.
Iohannes.


(a) Segue in ripetuto.