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1055. Francesco Sforza a Spinetta e Carretto dei marchesi di Savona 1453 gennaio 13 Milano

Francesco Sforza scrive a Spinetta e Carretto dei marchesi di Savona che comprende il suo dolore per il passaggio di suo fratello in campo nemico, ma ciò non muta i suoi sentimenti verso di lui, pronto a soddisfarlo in ogni suo bisogno.

Spectabili viro amico nostro carissimo Spinete de Carreto, ex marchionibus Savone.
Havemo recevuto la vostralettera et inteso l'affanno e dolore havete pigliato per lo mancamento ha commesso contra nuy vostro fradello in andare dal canto de nostri inimici, et la excusatione quale faceti a nuy perché l'ha facto contra volontate e saputa vostra. Alla quale, respondendo, ve dicemo che invero ve ne debbe dolere e rincrescere pur assay, perché certamente ha facto grande mancamento e vergogna a vuy et alla casa vostra, et a nuy ancora cosa molesta, benché ne ha facto pocho damno et ne facimo pocho caso. Pur nondimeno sia passatala cosa como si voglia, ve dicemo che non ne debiati prendere più affanno né malanconia, perché de vuy non havemo altra opinione, né concepto, como hebbemo sempre, optimo e bono verso (a) nuy (b) et cossì nuy ve portiamo quella affectione et amore che vi portavamo de prima, et accadendone havere 388v bisogno de cosa alcuna, et ne rechiedati, ve lo domonstrarimo cum effecto. Sempre apparechiati a vostri piaceri. Data Mediolani, xiii ianuarii 1453.
Bonifacius.
Cichus.


(a) Segue vuy depennato.
(b) Così in A.