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1073. Francesco Sforza agli Spinola 1453 gennaio 20 Milano

Francesco Sforza gli Spinola che ha raccomandato a Bartolomeo Colleoni di ammonire le sue genti di avere ogni riguardo per cose e uomini di Meladio, località che è di Bartolomeo, Filippo e Pietro figli del defunto Ambrogio Non sazio di scrivere, perché la cosa vada meglio, replica ancora una lettera, che lascia a loro, suoi cari et boni amici, di far recapitare al Colleoni.

Spectabilibus viris amicis nostris carissimis universe familie de Spinolis civitatis Ianue.
Respondendo alle vostre lettere continente che vogliamo fare reguardare (a) il loco de Meladio, quale è et tene Bartholomeo, Filippo et Petro Spinoli, figlioli quondam de domino Ambroxio Spinula, che non sia damnegiato né facto alcuna molestia per le gente nostre che sonno del canto delà, dicemo che, per fare cosa ve sia grata et accepta, et desyderosi del bene vostro, como del nostro proprio, et per satisfare alla rechiesta vostra, noy havemo scripto al magnifico Bartholomeo Colione, nostro capitaneo, quale è alla impresa contra quelli signori de Monferrato, che non debbia, né permetta per modo alcuno damnegiare, né molestare, né che lassi inquietare dicto loco de Meladio como s'el fosse nostro loco proprio, immo volemo sia reguardato et quelli homini ben tractati et veduti dalle gente nostre, como nostri carissimi. Et, non obstante, como havemo dicto, gli habiamo scripto et mandato viale lettere dal canto de qua, tamen, perché la cosa vada meglio, noy gli ne scrivemo et replicamo un'altra, quale ve mandiamo qui [ 394v] alligata, adcioché vuy dellà gli la possiati mandare a vostro piacere, et siamo certissimi observarà et farà quanto gli habiamo scripto. Se per voy possamo fare cosa alcuna che grata et accepta ve sia, ne advisati che lo faremo de bonissima voglia, como per nostri cari et boni amici che ve reputiamo e teniamo. Data Mediolani, xx ianuarii 1453.
Zanninus.
Cichus.


(a) re di reguuardare in interinea.