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1089. Francesco Sforza a Giorgio de Annone 1453 gennaio 22 Milano

Francesco Sforza esprime a Giorgio de Annone, luogotenente in Alessandriala sua insoddisfazione per come svogliatamente procedono ĺ le cose: dia loro una scossa per infondere animo ai sudditi del posto. Richiamerà lo Sfoglioso per aver violato il salvacondotto concesso da Giorgo al famiglio di Bonifacio. Quanto all'imporre carichi dei cavalli a quei cittadini, faccia quel che gli pare: se dovessero lamentarsi, sa lui come sbrigarsi. Curi di informarlo di come vanno le cose di là.

Spectabili dilecto nostro Georgio de Anono, locotenenti civitatis nostre Alexandrie.
Havemo recevute tre toe lettere de d́ xvii et xviii del presente, et inteso quello ne scrive, restiamo de novo advisati, primo, delli progressi de quelle nostre gente là, ti dicemo che non te poriano (a) scriverti quanto despiacere habiamo che quelle cosse vadano cosś frede, che no l'haveriamo may creduto, siché voglie confortare et solicitare che se faza qualche cossa relevata. Speramo tamen in brevi pigliare tale modo ad quelle cosse dellà che serà bono et cum bona contenteza delli subditi nostri dellà: pure si attenda in questo mezo ad fare qualche cossa.
Del salvoconducto tuo ha ropto il Sfoglioso ad quello famiglio de ser Bonifatio, restamo advisati, et ne havimo preso despiacere assai, al qual scrivemo per l'aligata in modo non dubitamo restituirà ogni cossa.
Del contribuire quelli citadini alli carichi delli cavalli, te dicemo face como ad ti pare meglio. Se loro mandarano ad lamentarse qui da nuy, saperemo che respondergli. Tu vogli stare solecito ad avisarne ogni d́ delle cosse dellà. Data Mediolani, die xxii ianuarii 1453.
Zanettus.
Iohannes.


(a) Coś in A.