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1091. Francesco Sforza all'armigero Sfoglioso 1453 gennaio 22 Milano

Francesco Sforza rimprovera l'armigero Sfoglioso, compagno di Angelello da Lavello, per aver violato il salvacondotto di un famiglio di Bonifacio rilasciatogli da Giorgio de Annone, luogotenente ducale in Alessandria, e di non aver mai voluto restituire la roba presa, nonostante le lettere scrittegli da detto Giorgio. Il duca vuole che i salvacondotti e, quindi, anche quelli di Giorgio, siano rispettati; di conseguenza, Sfoglioso deve restituire tutto quello che ha sottratto al famiglio di Bonifacio.

Dilecto armigero nostro Sfolioso, armorum sotio Angeleli delavello.
Siamo avisati che tu hai rotto uno salvoconducto a uno famiglio del signore Bonifatio, quale li haveva concesso Georgio da Anono, nostro locotenenti de Alexandria, et per lettere che te habia scripto el dicto Georgio non hai voluto relaxare la roba del dicto famiglio. Dela qual cosa ne marevegliamo et havemone despiacere asai perché nostra intentione è che lo salvoconducto, e quale concederà el dicto Georgio siano observati in tuto. Siché te comandiamo che subito, havuta questa, restituissi ogni cossa integramente et de questo fa che non ne habiamo più lamenta. Ex Mediolano, die xxii ianuarii 1453.
Zanettus.
Iohannes.