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1108. Francesco Sforza a Raynaldo Dresnay 1453 gennaio 31 Milano

Francesco Sforza informa Raynaldo Dresnay, balivo di Sans e governatore di Asti, di aver ricevuto risposta dai marchesi di Incisa di non aver preso alcuno con il suo salvacondotto, pur precisando che furono menati alcuni da loro, tra i quali vi era un loro traditore dal Bergamasco. Crede che, in seguito a richiesta ducale, abbiano rilasciati tutti, tranne il traditore. Si lamentano, invece, loro, che sia stato catturato sul territorio astense un loro consorte, che è ancora trattenuto, nonostante le loro istanze di liberazione: lo faccia liberare.

Magnifico tanquam fratri et amico nostro carissimo domino Raynaldo de Dresnay, militi Baylo Sansonensi et ducali Astensi gubernatori.
Per l'informatione quale ne dede questi dì la magnificentia vostra delli marchesi de Incisa, quali hanno facto prendere certi homini et robba sotto lo vostro salvoconducto, ne scripsemo opportune alli prefati marchesi et loro ne respondeno che non hanno preso alcuno sotto il vostro salvoconducto. Ben è vero che ad Incisa gli forono conducti alcuni, trali quali gli era uno suo traditore da Pergamasco. Nuy gli havemo confortati che li vogliono relassare, et cossì credemo farano, salvo che vorriano pur retenire el dicto traditore, de che ne havemo vogliuto avisare la magnificentia vostra. Et perché loro dicono che suso il territorio d'Ast è stato preso uno suo consorte et che, quantuncha ne habiano facto instantia, pur non è stato liberato, confortiamo e pregamo la magnificentia vostra gli piaza ancora aley fare relassare dicto suo consorte et havergli recommendati in ogni loro facenda. Et haveremolo gratissimo. Ex Mediolano, die ultimo ianuarii 1453.
Irius.
Iohannes.