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1118. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni 1453 febbraio 3 Milano

Francesco Sforza accusa ricevuta della lettera del Colleoni con cui gli annunciala sua partenza da Sezzadio e gli comunica il bisogno delle genti d'arme. Con una sualettera gli scrive ogni cosa e, inoltre, lo informa che Giacomino, trombettiere ducale, ritorna appieno informato della volontà ducale, per cui lo invita a prestargli piena fede.

[ 413r] Magnifico et strenuo viro Bartholomeo de Collionibus, armorum capitaneo, nostro dilectissimo.
Havemo recevuta una vostra lettera del penultimo del passato et inteso quanto ne scriveti del partire vostro da Sece, et cossì del bisogno de quelle nostre gente d'arme et del parere vostro, et cetera, restamo del tucto advisati. Et perché per un'altra nostra ve scrivemo apieno, como vedereti, per questa non dicemo altro, et perché Iacomino, nostro trombetta, retornalà informato della volontà nostra, vogliati credere et dare piena fede al dicto Iacomino in tucto quello ve dirà per nostra parte quanto a noy proprii. Data Mediolani, die iii februarii 1453.
Zaninus.
Iohannes.