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1125. Francesco Sforza a Raynaldo Dresnay 1453 febbraio 4 Milano

Francesco Sforza dice a Raynaldo Dresnay, balivo di Sans e governatore di Asti, che, siccome vuole che egli sia informato di tutto, lo avvisa che scrive al re di Francia e al papa: avrà poi notizia de quanto seguirà. Segue la lettera scrittagli da Carlo VII al carissimo e amico cugino conte Francesco. In essa Carlo, re di Francia, accusa ricevuta delle lettere, fattegli avere tramite Folchetto des Vacheres e dice di aver ascoltato attentamente quello che gli ha riferito da parte sua. Gli è gradito avere buone notizie del suo stato e il suo buon governo. Dalle sue lettere, come da Folchetto e da altri ha inteso con piacere della venuta da lui di ambasciatori suoi e di Firenze, che vedrà assai volontieri. Tuttavia, siccome ha ora deciso di mandare di là dei suoi ambasciatori per cose che riguardano i suoi uomini, preferirebbe, per sbrigare più velocemente le faccende per le quali invia i suoi ambasciatori, che sospendesse la partenza dei suoi fino a che i suoi fossero arrivati dai loro e li avessero intesi, e così potrebbero andare da lui meglio informati delle faccende che dovranno trattare con lui. Ha incaricato Folchetto di riferire tutto più ampiamente: credano a ciò che dirà da parte sua.

[ 417r] Magnifico tanquam fratri et amico nostro carissimo domino Raynaldo de Dresnay militi, Baylo Sansonensi et ducali Astensi gubernatori.
Nuy scrivemo alla mayestà del Re de Franza de quanto ne occorre al presente. Et perché siati advisato de tucto, vi mandiamo la copia (a) de una lettera ne scrive el Sancto Padre, et cossì ve mandiamo la copia della littera scrivemo alla prefata mayestà. De quanto seguirà più ultra ne sarà vostra magnificentia advisata de continuo. Ex Mediolano, iiii februarii 1453.
Ser Iohannes.
Iohannes.
Copia.
Charles, par la grace de Dieu Roy de France. Tres chier et amé cousin, nos avons receu les lettres que vous avet scriptes par Fouquet de Vachieres, porteur de cestes, et bien oy tout et qu'il vous a dit et expost de votre part et nous est bien agorable de oir tonsiones en bien novuelles de votre estat et bon entretenemente. Et tant par vos lettres comme par ledit Fonquet et autres à nous este advertiz dela venue par devere nous des ambaxades de vous et della cominauté de Florens, la quele venue aurons bien à plasir et les verrons très volentiers, toutefuoyes pource qua nous delibère envoier presentement par delà certains noz ambaxadeurs pour aucunes choses qui touchent notre homiens et le bien de vous, nous vouldrions bien pour plus briesve expedicion des matières pour les quelles envyions que fassiez suistoir le partement des votres jusques à ce que les nostres feussent par devers vous et que les eussiez oyz, et ce fayt pourroient venir mieulx informez des matières pour besongner en ce quilz auvont a farce devere nous, ainsi que a nous chargié au dit Fonquet vous dire plus à plain le quel vueillez croire de ce qu'il vous dira de par nous.
Geromie de Clepit presse nos cancellier. Forest, le xxviime jour d'otobre. (b)
Carles 8.
Groitan...


(a) Segue dela littera scrivemo alla prefata mayestà de depennato.
(b) Attergo: à notre tres chier et amé cousin le Conte Francisque.