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1143. Francesco Sforza a Spiga 1453 febbraio 7 Milano

Francesco Sforza, siccome deve servirsi del famiglio ducale Iob da Palazzo per servizi dello stato, vuole che Spiga, castellano della rocca del Tanaro di Alessandria, che detiene, su istanza di Iob, un prigioniero, si faccia dare da costui settanta ducati, un paio di buoi e velluto cremisino per uno zoppone, e tutto trattenga presso di sé, non consegnandolo che a Iob o a un suo legittimo messo.

Fideli dilecto nostro Spighe, castellano arcis nostre Tanari civitatis Alexandrie.
Perché de presenti (a) havimo adoperare per il stato nostro Iob da Palatio, nostro famiglio, volimo che quello presone, quale hay in le mane ad instantia d'esso Iob, lo debbi scotere et farti dare dal dicto presone ducati lxx, uno pare de bovi et velluto cremosino per uno zoppone, secondo luy ha promesso, et dicte cose retenerale in ti et non darale ad veruna altra persona, salvo che al dicto Iob, overo a suo legitimo nuntio. Data Mediolani, vii februarii 1453.
Iohannes Antonius.
Cichus.


(a) presenti senza segno abbreviativo.