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1148. Francesco Sforza a Giorgio de Annone 1453 febbraio 8 Milano

Francesco Sforza informa Giorgio de Annone, luogotenente di Alessandria, di aver concesso di assentarsi di quindici giorni per andar a Milano a Bartolomeo Porro e anche al consigliere ducale Guarnieri, che dicono di avere da fare insieme molte cose, specie per alcuni livellari, e non possono risolverle se non parlandone insieme. Vuole che indaghi se Bartolomeo lascia officiali e un luogotenente sufficiente a supplirlo degnamente senza alcun inconveniente per lo stato. Nel solo caso che tutto possa filare dritto consegnerà al podestà la licenza.

Spectabili viro Georgio de Annono, locontenenti Alexandrie, nostro dilecto.
Ne ha facto instantia Bartholomeo de Porri, nostro potestà lì, et anche domino Guarneri, nostro consiliero, quali dicono havere a fare insieme de molte cose, et maxime per alcuni libelarii, li quali non posso(no) destricare se non parlano asieme, che gli vogliamo concedere licentia de potere venire qui per xv dì, la qual cosa faressemo volontera, ma nuy non voressemo, per la soa absentia, intervenesse mancamento veruno, né sinistro. Et pertanto volimo che tu vedi e consyderi se, venendo [ 425v] luy, lassa suoy officiali e locotenente sufficienti et ordinati, quali, in sua absentia, habiano cura et suppliscano a quanto potesse accadere, et comprendendo che la soa absentia non possa parturire damno alle cose e stato nostro, volimo che tu gli daghi la alligatalittera dellalicentia. Et quando te paresse altramente, non gli la daray. Data Mediolani, viii februarii 1453.
Iacobus.
Cichus.