Registro n. 13 precedente | 1162 di 1330 | successivo

1163. Francesco Sforza ad Antonio da Fabriano 1453 febbraio 9 Milano

Francesco Sforza, siccome Antonio da Fabriano gli ha fatto sapere che i denari riscossi a Tortona e in altre terre per il carreggio per il castello di Milano pigliano altra destinazione, vuole che costringa quelli che hanno pagatio detti denari ad altri, non al duca, ripaghino quanto già pagato. Dispone, inoltre, che, in futuro, coloro che ricevono tali danari non debiano ... pagare de dicti denari secondo le destinazioni indicate dalla comunità o dagli officiali delle terre, ma li devono versare a lui.

[ 430r] Nobili familiari nostro dilecto Antonio de Fabriano.
Perché per altre toe lettere siamo advisati che li denari se rescotono del carregio per lo nostro castello di Milano per la comunità de Tortona et per altre terre in altre loro facendeli dispensano, per la qual cosali nostri pagamenti se ritardano. Et perché nostra intentione non è che la comunità de Tortona, né altre terre dispensano li denari che se rescotono del dicto carregio in altro, che in li nostri pagamenti, volemo, et per questa te commandiamo, che debbi vedere le loro rasone, et trovando tu che li dicti denari del carregio siano dispensati como è dicto de sopra, te commettiamo astrenzi quelli (a) tali che gli hanno pagati in altri, che in noy, ad pagare quella quantità havesseno pagato. Et acciò che per l'avenire non incorrano in tali desordeni, volemo che commandi a quelli tali che receveno questi tali denari che, sotto certa pena applicata alla nostra Camera, non debiano, a petitione dellaloro comunità né de officiali della terra, pagare de dicti denari, ma de tucto respondano a ti, como te havemo commesso. Ex Mediolano, viii februarii 1453.
Franciscus ser Antonii.
Cichus.


(a) Segue altri depennato.