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1165. Francesco Sforza ad Antonio Spinola, a Ottone da Mandello, a Raffaele a Luigi e a Lorenzo da Rieti, a Pietro da Lonato, ai nobili e al comjune di Bagnaria 1453 febbraio 8 Milano

Francesco Sforza osserva ad Antonio Spinola che il famiglio ducale Antonio da Fabriano, nel fare il resoconto del denaro del carreggio, riscosso per il castello di Milano, ha riscontrato che quella comunità è arretrata nei pagamenti. Tale carico è stato imposto per la difesa e la pace dello stato sforzesco, eppure lui e i suoi si dimostrano più tardi et negligenti che tucti li altri. Faccia in modo che tali denari siano pagati per non indurlo a intervenire aloro danno. In simile forma si è scritto a Ottone de Mandello, Raffaele, Luigi e Lorenzo de Ratti, Pietro da Lonato, ai nobili e al comune di Bagnaria.

[ 430v] Nobili viro Antonio Spinole, dilecto nostro.
Antonio da Fabriano, nostro famiglio, facendo rasone cum li nostri del denaro del carregio, quale ha rescosso per questo nostro castello, ha dato quella communità per debitrice de alcuna quantità de dinari, quali non haveti pagato, secondo hanno facto li altri. Della qual cosa ne maravegliamo, perché, havendo nuy dato questo carrico et del altri assay a tucti li nostri homini per defensione del nostro stato et a fine de dare bona et tranquila pace et riposso alli nostri populi, voy solamente setti stati più tardi et negligenti che tucti li altri. Et perché (è) nostra intentione che a questo nostro bisogno ciaschuno facia suo debito, non reservando alcuno, perciò volemo che, postposta ogni exceptione, faciati tale provisione che questi denari siano pagati, perché, non facendo, nuy sarissimo malcontenti delli facti vostri, et bisogneria procedere contra de vuy con tali modi che ve tornaria (a) damno, la qual cosa faressemo malvolontiera, perché l'animo nostro è de tractare vuy et li altri nostri subditi et recommendati per l'avenire per modo sareti ben restaurati de ogni spesa et carico ve havemo dato per lo passato. Siché, al presente, fati per modo che non habiamo casone de accorzarse contra de vuy. Ex Mediolano, viii februarii 1453.
Antonius Francischus.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit infrascriptis:
domino Ottoni de Mandello;
Raphaeli, Alovisio et Laurentio de Rattis;
Domino Petro Delunate;
nobilibus et communitate Bagnarie.


(a) Così A.