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1196. Francesco Sforza a Giorgio Del Maino 1453 febbraio 20 Milano

Francesco Sforza avverte Giorgio Del Maino, commissario e podestà di Novara, che il conestabile Gaspare da Sessa si porta lì per trasferire altrove i suoi fanti. Provveda, pertanto, lui a quei luoghi del Novarese nel modo che crederà meglio. Si accordi con Gaspare per le rappresaglie fatte dagli uomini del duca di Savoia in rivalsa di quanto compiuto dai fanti di Gaspare. Cerchi di ottenere il rilascio degli uomini e la restituzione della cavalla del cavallaro, trattenuta dagli officiali di Vercelli.

[ 444r] Spectabili militi domino Georgio de Mayno, carissimo commissario et potestati nostro Novarie.
El strenuo Gasparre da Sessa, nostro conestavele, venne là per retrare li suoy fanti et condurli de qua per adoperarli in alcuno bisogno nostro. Pertanto volemo che, levandosse dicti fanti, provedati a quelli loci che luy tenne lì in Novarese como meglio ve parerà che setti suso il facto, ita che non gli possa intervenire veruno sinistro, et etiamdio volemo ve intendiati cum luy circa il facto delle represaglie hanno facte quelli del'illustre duca de Savoya, per respecto delle represaglie hanno facto li fanti d'esso Gasparre, et provedeti per modo che li nostri siano relaxati et niuno habia casone de potersi dignamente lamentare. Data Mediolani, die xx februarii 1453.
Bonifacius.
Dupplicata die xxii februarii 1453 cum hac clausula videlicet che sia restituita la cavalla al cavalario lì, quale gli è stata destenuta per li officiali de Vercegli.
Cichus.