Registro n. 13 precedente | 12 di 1330 | successivo

12. Francesco Sforza al podestà del Castellazzo 1451 dicembre 29 Lodi

Francesco Sforza scrive al podestà del Castellazzo di interpellare il comune e gli uomini del luogo circa la decisione del duca di voler concedere la richiesta esenzione dalle imposte personali e dai carichi straordinari a Luciano, famiglio ducale, che è con lui fin da giovane età e che sempre gli è stato, come tutti i suoi familiari, fedele servitore.

[ 8r] Potestati Castellacii.
Perché nuy havemo nutrito et allevato fin da pueritia Luciano, nostro famiglio, et anche perché continuamente luy et la casa soa ne sonno stati fideli servitori et hanno demonstrato verso nuy prompta et indubitata fede et devotione, certamente meritano essere nedum amati da nuy, ma etiamdio favoriti et meglio tractati cha quelli che non sonno in simile grado deloro. Et perché dicto Luciano ne ha richiesto li vogliamo fare exemptione delle graveze personale et delli carichi extraordinarii incumbe(n)ti a quella nostra terra, et n'è parso non poderglila meritatamente denegare, et cossì gli l'habbiamo concessa (a), ma gli havimo commisso che primala presenti la dicta exemptione vogliamo intendere la voluntà et deportamento de quella nostra communità et homini, quale siamo certi sia conforme alla volontà nostra. Pertanto ti commettiamo che ne sii insieme con lo dicto comune et homini de dicta casone, confortandoli a stare contenti et patienti ad quella ch'è nostra voluntà; rescrivendone da puoi la resposta che ne haveray et deportamenti che sopra ciò faranno, adciò sapiamo quanto habiamo a fare. Data Laude, die xxviiii decembris 1452. (b)
Cichus.


(a) ce di concessa in interlinea.
(b) Così A.