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1203. Francesco Sforza ai gabellieri dei dazi e delle gabelle del marchesato di Varzi 1453 febbraio 21 Milano

Francesco Sforza ordina ai gabellieri dei dazi e delle gabelle di tutto il marchesato di Varzi che, siccome ha fissato in dodici fiorini mensili il salario del castellano di lė, vuole che per un terzo questo gli sia pagato da suo fratello Boso, che percepisce un terzo delle entrate locali, e per due terzi dai marchesi del luogo, cui vanno due terzi delle entrate varzesi.

[ 447r] Prudentibus dilectis nostris gabellatoribus datiorum et gabellarum totius marchionatus Varcii.
Havendo nuy statuita al castellano nostro della rochalė provisione de fiorini duodeci il mese, et attenduto che l'intrate lė se divedeno per la terza parte al magnifico Boso, nostro fratello, et per le doe parte alli marchesi, ne č parso conveniente che ad equale portione delle entrate del pretacto Boso et essi marchesi sia satisfacto ad esso castellano per dicta soa provisione volemo adonche et vi commandiamo che al pretacto castellano satisfaciati per dicta soa provisione, cossė per lo tempo passato como presente et advenire, delle entrate lė per il terzo d'essa provisione a spesa del prefato Boso, et per le altre doe parte a spesa delli dicti marchexi. Et in questo non fallati, per quanto haveti carala gratia nostra. Data Mediolani, die xxi februarii 1453. Facta in cancellaria Magistrorum intratarum ordinariarum.
Cichus.