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1219. Francesco Sforza ad Antonio e Boarello d'Incisa 1453 febbraio 28 Milano

Francesco Sforza risponde negativamente alla richiesta di Antonio, dei marchesi di Incisa, che gli chiedeva posto per i suoi cavalli di recente grosso acquisto. Il tempo volge al bello, abbia, perciò, pazienza, perché, come provvederà agli altri famigli, farà altrettanto per lui. La stessa risposta ha dato a Boarello dei marchesi di Incisa.

[ 452v] Antonio, ex marchionibus Incise.
Habiamo inteso quanto ne scrive della grande spesa hay sostenuta delli tuoy cavalli pregandone che ti provediamo de allozamento, al che, respondendo, te dicemo che se tu (a) fosti retrovato de qua quando se dedero li lozamenti alli altri nostri famegli, seria similmente provisto ancora a te, ma mò te certificamo ch'el non è possibile, perché è tanta la (b) graveza che habiamo delle nostre gente, delle quale ne è pieno ogni loco, adeo che non habiamo pur dove podere mettere uno cavallo. Et che questo sia il vero, tu hay poduto vedere in quanta extremità se ritrovano quelle nostre gente sonno in Alexandria, el che è sequito perché non habiamo il modo de potergli dare alozamento, siché hormay che è qui lo bono tempo, ti confortiamo ad havere patientia et fare al meglio che poy, perché, da poy, te provederimo et te metteremo impuncto, como sarano messi li altri nostri famegli. Data Mediolani, die ultimo februarii 1453.
Bonifacius.
Iohannes.
Scriptum fuit in simili forma Boarello, ex marchionibus Incise.


(a) Segue te depennato.
(b) la in interlinea.