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1235. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Sale 1453 marzo 4 Milano
Francesco Sforza fa presente al comune e agli uomini di Sale che la loro risposta alla richiesta di frumento è inesatta, essendo a lui ben nota la quantità di frumento di cui dispongono e, inoltre, ribadisce, che tale merce non viene regalata, ma venduta a prezzo di mercato e, in più, la causa che lo ha spinto a richiederla è tale che non gli bisogna exceptione né dilatione.
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458r]
Prudentibus viris, communi et hominibus Sallarum, nostris dilectis.
Habiamo recevuto una vostralettera alla nostra responsiva, circha il facto della rechiesta ve habiamo facto de mandare ad Alexandria certa quantitate de frumento, et inteso le excuse che vuy ne adducete, dicimo, respondendove, che nuy siamo assay informati della copia delli frumenti haveti lì, ita che in assay più somma poderesti satisfare alla rechiesta nostra. Et como doveti havere inteso, nuy non vi volemo torre dicto frumento vostro, anzi volemo nuy lo mandati ad Alexandria, solamente per venderlo. Per la qual cosa, considerando la casone per la quale ve rechiedemo de questo essere importantissima et tale che non gli bisogna exceptione né dilazione, vi commettiamo et volimo che, recevuta questa, subito incommenzati ad mandarli del dicto frumento et conducendolo alla piaza, faretilo vendere, et bisognandovi adiuto per conducerlo securamente, habiate intelligentia cum Zorzo d'Annono, como per l'altre nostre ve scrivemo, il quale non ve mancarà in cosa alcuna. Et per questa casone faciti che più non ve habiamo a replicare. (a) Data Mediolani, die iiii marcii 1453.
Bonifacius.
Cichus.
(a) In A replicarvi con vi depennato.