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1243. Francesco Sforza al Consiglio sabaudo citra montes 1453 marzo 7 Milano
Francesco Sforza denuncia ai membri del Consiglio sabaudo citra montes che degli uomini di Alessandria sono stati presi a Pezetto e della Preda, terre sabaude, ove credevano di trovarsi al sicuro da qualsivoglia molestia. Atto insopportabile, violatore dei capitoli di pace e inammissibile, dati i rapporti di buon vicinato esistenti tra i due stati, per cui corre l'obbligo di stigmatizzarlo e averne il debito risarcimento e la liberazione delle persone prese, a meno che da parte sabauda vi sia qualcosa da eccepire, che dovrà essergli notificata.
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463r]
Magnificis amicis viris carissimis dominis de ducali Consilio Sabaudiensi citra montes.
Novamente havemo havuto querella dalli citadini nostri de Alexandria che suxe el terreno de Pezetto et della Preda, terre dell'illustre signore duca de Savoya, sonno stati presi alcuni homini della nostra città, dove credevano essere salvi et securi da ogni molestia et impedimento, la qual cosa credimo nuy non essere processa de mente, né de volontà della soa signoria, né vostro consentimento, sì per respecto delli capituli della pace, sì etiam per respecto della bona fraternitate et vicinantia habiamo insieme. Et perché tale excesso è insupportabile, habiamo voluto per questa darne notitia alle vostre magnificentie, reddendose certi che, sì per la observatione delli capituli predicti et honore del prefato duca, quanto etiam per providere alle indennitate delli nostri subditi, como nuy faressemo alli subditi del prefato signore, gli farano sopra ciò oportuna provisione. Per il che pregamo esse vostre magnificentie vogliano fare relassare dicti nostri subditi et restituirgli liberamente ogni cosa soa, et robbe aloro tolte et fare tale demonstratione in questa facenda quanto nuy faciamo et faressemo sempre verso li subditi del prefato signore duca. Et se sopra ciò havesti altra opinione, che nol crediamo, pregamove ne vogliate per le vostre avisare, acciò sapiamo que fare per providere alla indemnitate d'essi nostri subditi. Data Mediolani, die vii marcii 1453.
Bonifacius.
Iohannes.