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1247. Francesco Sforza a Giorgio de Annone 1453 marzo 7 Milano

Francesco Sforza informa Giorgio de Annone, luogotenente di Alessandria, di essere stato avvertito che quelli dal Castellazzo, che appartengono alle famiglie e sono parenti dei confinati a Pavia, hanno trattato la cessione di quella terra a Guglielmo di Monferrato. Vuole che mandi i maschi e gli ordinari di tali confinati da lui con buona scorta in modo che non abbiano a deviare dal percorso che porta da lui. Se avesse dei sospettati in detto territorio, spedisca pur loro da lui e indaghi su chi sono li cupidi di questa cosa. Abbia sempre cura per la conservazione di tale terra. Gli faccia in anticipo avere i nominativi delle persone dirottate da lui.

Spectabili viro Georgio de Annono, locontenenti Alexandrie, nostro dilecto.
In quest'hora siamo avisati como per quelli dal Castellazo, quali sonno delle famiglie et parenti de colloro che sonno confinati a Pavia, fu tractato de dare quella terra del Castellazo al signore Guilielmo. Per la qual cosa volemo che, recevuta questa, subito mandi a cavare fora tucte le famiglie delli dicti confinanti, cioè li maschuli, et ordineray, che se ne vengano subito qua da nuy, et con loro insieme mandaray qualche compagnia acciochè habiamo (a) casone de venire da nuy de directo. Et se a ti paresse ancora che in essa terra gli ne fossero del'altri sospecti, siamo contenti li mandi similmente qua da nuy, usando, ab alio latere, ogni toa industria, diligentia et intellecto per sapere chi sonno li cupidi de questa cosa, et stando, in tale modo, provisto alla cura et conservatione d'essa terra, siché alli cativi non possa reusire li penseri loro. Quando venerano da nuy li predicti, volemo che per uno tuo, inante laloro venuta, ne mandi ad avisare el [ 464v] nome de cadauno deloro; et demum provede alla salveza de quella terra como ti parerà necessario, perché lassamo lo incarricho et peso in ti. Data Mediolani, vii marcii 1453, hora 24.
Bonifacius.
Cichus.


(a) Così A.