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1249. Francesco Sforza a Bartolomeo da Levanto 1453 marzo 7 Milano

Francesco Sforza ringrazia Bartolomeo da Levanto per l'amore con cui si dà da fare nelle cose sforzesche. Ha scritto a Sceva su tutto quel che accade, per cui può intendere da lui ogni cosa. Lo sollecita a voler cooperare con lui per ottenere dal doge la sovvenzione auspicata.

Spectabili amico nostro carissimo domino Bartholomeo delevanto.
Havemo recevuto vostralettera de data xxvi del passato, et inteso quanto scrivete delli advisi (a), persuasione et recordi ne faceti, et de quanto haveti exeguito ve rengratiamo grandemente, conoscendo che con amore et fede ve operate nelle cose [ 465v] nostre, como faceti nelle vostre proprie. Nuy restamo advisati de quanto scriveti, nuy non ne extenderimo molto per questa, perché scrivemo ad misser Sceva quanto accade, al quale scrivemo ve debia monstrare lalettera gli scrivemo, siché per essalettera intendereti el tucto. Bene ve confortiamo et carricamo quanto possiamo che vogliati dare ogni adiuto e favore a vuy possibile per obtenere la subventione del denaro, como vedereti scrivemo al dicto misser Sceva. Ex Mediolano, vii marcii 1453.
Ser Iohannes.
Cichus.


(a) Segue et depennato.