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1257. Francesco Sforza a Giacomo de Vixeo 1453 marzo 8 Milano

Francesco Sforza scrive a Giacomo de Vixeo dei conti di San Martino, camerario e consigliere del duca di Borgogna, di aver inteso da Pietro da Pusterla che non č mai stato con Guglielmo di Monferrato: gli crede pienamente e, per l'amicizia che lo Sforza ha per il duca di Borgogna, accetterebbe volentieri le sue profferte.

Spectabili militi domino Iacobo de Vixeo ex comitibus Sancti (a) Martini, illustrissimi domini ducis Borgonensis camarario et consiliario, amico nostro carissimo.
Petro da Pusterla ne ha dicto per parte vostra, et factone tale chiareza del non esservi conducto con el signore Guilielmo che, quamvis prima ne fosse dicto, adesso restiamo certi (b) essere cossė, como ne dice, del che ve rengratiamo singularmente, et simul delle proferte quale ne fate, le quale č per la vertute vostra e per l'amore et [ 469v] devotione portamo al'illustrissimo duca de Bergogna, acceptaressemo sempre et pigliaressemo segurtade de vuy in qualunque loco quanto del pių caro e cordiale amico habiamo al mondo, vedendoci certissimi che alli bisogni ve trovaressemo sempre bono nostro et perfecto amico, offerendoci etiamdio nuy a tucti vostri honori et commodi de bono animo apparechiati. Data Mediolani, viii marcii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.


(a) Segue Borgon depennato.
(b) certi in interlinea.