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126. Francesco Sforza al doge di Genova 1452 gennaio 29 Milano

Francesco Sforza assicura il doge di Genova di aver provveduto ad avviare la ricerca di Antonello da Treviso fuggito da Giovanni del Negro, da Cristoforo della Morta e da Antonino Gatto, abitanti di Chiavari, con robe loro. Ha scritto al podestą di Castell'Arquato. Abbisognando d'altro, si dice sempre pronto.

Domino duci Ianue.
Havemo veduto quanto per una soa ne scrivi la signoria vostra in recommendatione de Iohanne del Negro, Christoforo della Morta et Antonino Gatto, abitanti al loco de Chiaveri per la fuga ha facto Antonello da Trevise [ 40r] aloro debitore de bona quantitą de robbe et de dinari. Et per satisfare alle recerche della signoria vostra in questo, como siamo desiderosi in tucte le altre cose, gli havemo facto dare bona expedictione et per littere nostre patente et dirrective al podestą de Castello Arquato, quale porta il presente messo, como la signoria vostra vederą, per modo non dubitamo che, trovandose dicto Antonello nel dominio nostro o delle cose soe, conseguirano loro debito, et bisognando per questo o per altra cosa fare altro, essendo noy advisati, ne sforzarimo sempre conpiacere alla signoria vostra, alli cui piaceri siamo continuo apparecchiati. Data Mediolani, die xxviiii ianuarii 1452.
Cichus.