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1262. Francesco Sforza a Giorgio Del Maino 1453 marzo 10 Milano

Francesco Sforza comunica a Giorgio Del Maino, commissario di Novara, che Antonio Tizono si è lamentato perché dagli uomini di Gaspare da Sessa, stanziati a Vicolongo, sono stati arrestati dei suoi mugnai e prese le loro robe in violazione del salvacondotto da tempo dal duca concesso. Il duca vuole che si rispetti il salvacondotto e si liberino i detenuti e si restituiscano le cose prese.

Spectabili militi domino Georgio de Mayno, dilecto commissaro nostro Novarie.
Ne è stato facto lamenta per parte del nobile Antonio Tizono che per quelli de Gasparro da Sessa, che stano in Vicolongo, gli [ 471v] sonno stati pigliati alcuni suoi mulinari et conducti in dicto loco de Vicolongo, et etiam toltogli alcune soe robbe, el che egli facto contrala dispositione et tenore del salvoconducto, quale gli havemo dudum nuy concesso. Et perché a nuy molto è despiaciuto dicto excesso, maxime facto contra el tenore (a) d'esso salvoconducto nostro, vi commettiamo et volimo che subito fazati relaxare dicti molinari et restituirgli ogni robba soaliberamente, providendo che da poy per l'avenire sia observata illesamente dicto salvoconducto, siché niuno se possa dignamente lamentare. Data Mediolani, die x marcii MCCCCLIII.
Bonifacius.
Cichus.


(a) tenore scritto su rasura.