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1271. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Pontecurone 1453 marzo 14 Milano

Francesco Sforza comanda al podestà, al comune e agli uomini di Pontecurone di non centellinare la consegna della tassa che spetta ai soldati del Colleoni alloggiati lì, ma di dare, mese dopo mese, quanto loro spetta ad uno tracto.

Nobilibus viris potestati, communi et hominibus nostris Pontiscuroni.
Li homini d'arme del magnifico Bartholomeo Coglione, logiati in quella terra, se lamentano che non possano havere la taxa da vuy se non a pocho a pocho, la qualcosa è contral'intentione nostra, perché, havendo la taxa [ 475r] soa in questo modo, (a) male se ne possono adiutare. Pertanto volemo et ve comandiamo che gli debiati dare la taxa soa del presente mese tucta ad uno tracto, et cossì per l'avenire de mese in mese, per lo tempo haverano a stare lì. Et in questo non sia fallo per quanto haveti carala gratia nostra, acciò non habiamo più rechiamo. Data Mediolani, die xiiii marcii 1453.
Irius.
Cichus.


(a) Segue non depennato.