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1277. Francesco Sforza a Giorgio de Annone 1453 marzo 15 Milano

Francesco Sforza comunica a Giorgio de Annone, luogotenente ad Alessandria, che i confinati a Milano si lagnano perché la loro comunità non provvede loro, come si usava nel passato. Il duca ricorda a Giorgio di avergli già scritto in proposito e di non avere avuta alcuna risposta, risposta che ora vuole gli si faccia avere, sia positiva o negativa.

Spectabili viro Georgio de Annono, locontenenti Alexandrie, nostro dilecto.
Già più dì passati instando presso de nuy li relegati et confinati qui citadini de quella nostra città, provedessemo che per quella communitade se gli fesse le spese per el tempo seranno in questa forma tenuti, cum dire che cossì altre voIte [ 477r] per simili casi era usitato se recordiamo più de una volta haverte scripto che te informasti de tale usanza; et trovando essere cossì, operasti cum li deputati alli facti de dicta communitade, che a dicti relegati fosse opportunamente delle dicte spese secondo lo usato proveduto. Et perché essi confinati se lamentano non essergli facta provisione, neanche ti hay facta resposta alcuna, della qualcosa se maravegliamo, replicandote, volemo che gli faci opportunamente como è sopradicto provedere, o ne scrivi che casone gli è in contrario. Data Mediolani, die xv marcii 1453.
Facta in Consilio secreto.
Cichus.