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1283. Francesco Sforza a Giorgio de Annone 1453 marzo 17 Milano

Francesco Sforza avverte Giorgio de Annone, luogotenente in Alesssndria, che Arcimbaldo, già imprigionato per il tentativo di togliere il castello a quei di Cacarano, è partito senza licenza, per cui lo ammonisce di non fidarsi di lui né dei suoi uomini e di comunicare tale diffida anche ai marchesi di Incisa. Sappia che quelli del Castellazzo, dopo il loro arrivo, si sono, obbedienti, presentati da lui.

Spectabili Georgio de Annono, dilecto locontenenti Alexandrie nostro.
Perché quello Arcimbaldo, quale stete qui in presone per casone aluy imputata che volse tolere el suo castello a quelli da Cacarano, è partito da qui senzalicentia et dubitiamo che, capitando lì, non pensa de fare qualche male, volemo che sii advertente che, capitando lì, non te confidi deluy né de niuno delli suoy, et cossì ne advisaray li marchexi da Incisa, alli quali subito mandaragli l'alligata nostralettera, et senza dimora ti avisamo insuper como quelli dal Castellazo sonno venuti qua et presentatosi da nuy secondo el commandamento alloro facto. Data Mediolani, die xvii marcii 1453.
Bonifacius.
Cichus.