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1315. Francesco Sforza a Giorgio de Annono 1453 marzo 28 sine loco

Francesco Sforza, siccome ha deciso che al canonicato della chiesa di Santa Maria di Bergolio, reso vacante dalla morte di Andrea Tugliora, acceda prete Giovanni Dignasch, sufficiente per virtute, oltre che persona alui grata, vuole che Giorgio de Annono convochi tal prete Andrea, concorrente a detto canonicato, individuo dalui (duca) ritenuto non dotto e sufficiente a detto beneficio, e lo induca a tirarsi da parte, lasciando che l'arciprete e canonici (cui spettal'elezione) designino al canonicato vacante domino prete Giovanni e abbia così il beneficio con tutte le prebende connesse.

Georgio de Annono.
Guesti dì passati concessimo ad miser prete Iohanne Dignasch el canonicato vacante per la morte quondam domino prete Andrea Tugliora in Santa Maria de Bergolio et scrissemo opportune al'arciprete et canonici d'essa ecclesia che lo dovessero elegere et admettere ad la possessione d'esso canonicato, la qual cosa fin ad qui non ha havuto effetto perché, secundo intendiamo, uno prete Andrea da Barberi pretende essere electo al dicto canonicato, il che è stato et è contrali ordini et voluntà nostra. Pertanto, siando nuy disposti ch'el dicto domino prete Iohanne succeda nel dicto beneficio, perché deluy prendiamo ogni bono concepto, sì per la sufficientia et vertute sue, sì etiam perché è persona ad nuy grata, et ch'el dicto prete Andrea ad questo presti patientia, sì per observatione deli ordini nostri, sì etiam che siamo informati ch'el non è docto et sufficiente ad questo beneficio. Volemo, et per questo te commettiamo che subito debbi havere da ti el dicto prete Andrea et lo induchi per ogni modo alla renuncia dela dicta electione, et fati ch'el dicto arciprete et canonici elegi el dicto prete Iohanne secundo havemo scritto, et facendoli respondere et consignare tuti li beni mobili et immobili et rasone che li spectano per vigore del dicto canonicato et prebende. 28 marcii 1453.
Cichus.