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1318. Francesco Sforza a Giorgio de Annono 1453 marzo 28 Milano

Francesco Sforza scrive a Giorgio de Annono, luogotenente in Alessandria, richiamandosi alla lettera scritta, in pari data, al Colleoni in connessione alla vertenza Uberto Spinola - Antonio Doria per la restituzione del luogo di Bissio al Doria e all'ordine di cattura di Uberto dato, in prima persona, al Colleoni e in subordine a Giorgio. Essenziale è che si catturi lo Spinola e non lo si rilasci fino a che non avrà restituito il luogo conteso all'avversario.

[ 495r] Spectabili Georgio de Annono, locontenenti Alexandrie, dilecto nostro.
Dei havere ad memoria (a) quello che per replicate te habiamo scripto circa il remettere il nobile Antonio Doria quondam Iufredi, alla possessione de Bixio, como era declarato dalli nostri del Conseglio, quali havevano havuto la causa nelle mane et, intesela molto bene, dei etiandio havere inteso como, siando retenuto Uberto Spinula da Francavilla, col quale vertivala differentia, dal magnifico Bartholomeo Coleone, et desyderando nuy che quello era da fare se facesse pianamente, et de novo maturamente se oldesseno le parte, fossemo contenti et ordinassemo che, cussì Uberto como Antonio, et ambiduy venesseno qui. Ma dappo che l'è olduto esso Uberto tante fiade, et cetera, prosequendo usque ad commettiamovi; et tunc dicendo, et vogliamo che, havuta intelligentia col prefato Bartholomeo, essendo in quelle parte, con ogni modo, et cetera, proseguendo usque ad, gli rechiedereti; et tunc dicendo, et se esso Bartholomeo fosse dallì absente, non resti per hora de exeguire et adimpire questa commissione et mente nostra che tanto più grato a nuy sarà et a ti honore, quanto meglio la mandaray ad executione. Mediolani, xxviii marcii 1453.
Facta in Consilio secreto.
Cichus.


(a) Segue che depennato.