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162. Francesco Sforza a Corrado Sforza Fogliani 1452 febbraio 11 Milano

Francesco Sforza ripete la sollecitazione al fratellastro Corrado Sforza Fogliani perché induca gli uomini di Pavone a prestare il giuramento di fedeltà a Ottone Mandelli, da lui invano sollecitato in una lettera diretta al medesimo Corrado e richiesto di persona agli uomini di Pavone.

[ 48r] Magnifico Conrado de Foliano.
Nuy te habiamo scripto per doe altre nostre littere dovesse providere che li homini da Pavono iurasseno fidelità in mane del spectabile cavalIaro et conte misser Otto da Mandello perché cossì è la volontà nostra, pur fin qui non hanno facto dicta fidelità, de che ne maravigliamo ma sonno venuti da noy dicti homini da Pavono alli quali havemo chiarito che nostra intentione è che al prefato domino Otto faciano dicta fidelità et con questo li havimo remandato. Pertanto, como per l'altre te havimo scripto cossì per questa te replicamo debbi providere che questa nostra volontà sia exequita cioè che dicti homini fazano dicta fidelità al prefato misser Otto senza più replicatione né contradictione, perché cossì è totalmente la intentione et volontà nostra; et fa' per modo che per questo non habiamo ad replicare più che ne saria molto molesto. Data Mediolani, xi februarii 1452.
Cichus.