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168. Francesco Sforza a Giovanni dalla Noce 1452 febbraio 12 Milano

Francesco Sforza assicura Giovanni dalla Noce della recezione delle sue lettere circa i furti e le noie date dai signori del Monferrato ai marchesi di Incisa e i suoi interventi presso costoro per tenerli calmi. Lo Sforza gli fa avere la copia dello scritto inviato a tale proposito a quelli del Monferrato e gli fa anche sapere d'aver confortato Isnardo Malaspina.

Domino Iohanni dela Nuce.
Habiamo recevuto le vostre littere et inteso quanto ne haveti scripto delle robbarie et molestie che sonno state facte alli magnifici marchesi de Incisia suxo il loro terreno et iurisdictione per le gente et homini del marchese de Monferrato et de domino Guilielmo, suo fratello, et quanto etiandio haveti operato ad farli restare patienti in non vendicarse d'esse robbarie, al che respondendo, vi avisamo che per nostre littere scrivemo opportunamente ad essi marchese et domino Guilielmo che credimo provederano allaloro indemnitate et scrivimo etiandio alli prefati marchesi de Incisia confortandoli ad non procedere in vendicarse, como podereti videre et mandiamoli la copia d'essa littera scrivemo al prefato marchese et domino Guilielmo adciochè essi intendano quanto habiamo molestissime le dicte molestie et robbarie. Ceterum, secondo che ne recordati per una vostra cedula, scrivimo allo spectabile Isnardo Malaspina, confortandolo, et cetera, et in forma ch'el restarà contento. Se altro ce restasse a fare, siamo contenti ne debiati advisare. Data Mediolani, die xii februarii 1452.
Cichus.