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175. Francesco Sforza al capitano del divieto del distretto di Alessandria 1452 febbraio 14 Milano

Viene nuovamente riportata in compendio la missiva di Francesco Sforza al capitano del divieto del distretto di Alessandria con cui lo sollecita a trovarsi con Battista de Burgo per mettere fine alle frodi di biade che si commettono anche con l'appoggio dei soldati. Se capitasse loro di sorprendere dei frodatori li puniscano esemplarmente in modo da distogliere altri dal contravvenire agli ordini ducali.

Capitaneo devetus districtus Novarie.
Perché ne sonno molto exose le frosatione quale intendimo se fanno delle biade in quelle parte continuamente, et perché semo certi questo più tosto occorre perché el paese è grande et vuy non posseti guardare per tucto, maxime che non dubitamo gli ne sia de quelli quali commetteno frosatione con spale de soldati, el che ne è tanto molestissimo quanto dire se possa, et non deliberando per modo alcuno comportare questo como già haveti inteso, pertanto volimo et ve commettiamo che ve debiati trovare con misser Baptista dal Burgo, nostro commissario in quelle parte, al quale havemo scripto se debbia intendere con vuy et intendendovi ambi duy insieme debiati providere sopra ciò in quanto vi serà possibile per modo le biave non siano trafugate né commisse dicte frose. Et potendo havere nelle mano simili frosatori, vogliamo che intendendovi insieme li debiati punire talmente che sia exemplo ad li altri de non contrafare alli nostri ordini. Deinde avisatine poy ambi duy del'ordine havereti preso circha ciò. Data Mediolani, die xiiii februarii 1452.
Cichus.