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178. Francesco Sforza a Leonardo da Pietrasanta 1452 febbraio 16 Milano

Francesco Sforza dice a Leonardo da Pietrasanta, cancelliere del doge genovese, che si rammarica assai per l'errore verificatosi nell'assegnazione fatta al doge sopra le entrate di Alessandria. Intendendo porvi rimedio, ha ordinato ai Maestri delle entrate di inviare mille lire al referendario alessandrino.

Ser Leonardo de Petrasancta, cancellario domini ducis Ianuensis.
Ne è stato molto molestissimo havere inteso il manchamento occorso in la assignatione, quale havimo facta sopra le intrade della città nostra de Alexandria, al'illustre signore misser lo duxe, et certamente se ne dolemo pur assay, ma vi advisamo esso non essere proceduto per nostro diffecto né per diffecto delli Maestri delle intrade nostre, ma più tosto è proceduto per l'addictione deli datii, quale havimo levata ad essa nostra città. Dove essendo noy perhò deliberati et omnino disposti che la dicta assignatione non patischa veruno manchamento, immo che lo illustre signore domino lo duxe sia integramente satisfacto, vi advisamo che havimo ordinato con li Maestri del'intrate nostre che de presenti mandano libre mille de imperiali al referendario d'essa nostra città [ 53r] de Alexandria per supplire al dicto manchamento occorso, et cossì credimo che, alla recevuta de questa, li haverano mandati. Per el che vi confortiamo ad starci de bono animo, et cossì a certificare il prefato signore domino lo duxe che nostra intentione è ch'el sia integramente satisfacto. Data Mediolani, die xvi februarii 1452.
Cichus.