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200. Francesco Sforza a Lanfranco Galimberti 1452 febbraio 22 Milano

Francesco Sforza vuole che Lanfranco Galimberti faccia di tutto per trattenere per dieci giorni i provisionati che sono stati sollecitati da Matteo Attendoli detto Bolognino ad abbandonare la cittadella. Durante tale decade provvederà alle sue paghe con l'aumento di ottanta fiorini, che gli consentiranno di avere altre ventisette paghe, oltre a quelle che ora tiene con quaranta fiorini. Così complessivamente avrà ogni mese centoventi fiorini.

[ 60v] Lanfrancho de Garimbertis.
Havemo recevuto la toa littera et inteso quello ne scrivi de quelli provisionati del Bolognino, quali vogliono partirsi de quella citadela, per quello gli ha mandato a dire el Bolognino; dela qual cosa ne troviamo malcontenti per quella citadella non staria bene, partendosi de presente quelli provisionati. Pertanto nuy gli scrivimo che vogliano aspectare dece dì, siché anche ti li confortaray per nostra parte ad volere aspectare dece dì, certificandoli che a nuy farano cosa gratissima. Nuy in questo mezo farimo provisione al facto tuo delle paghe haveray a tenire, et te mandarimo lalittera del capitaneato, siché provede che non se parteno fina dece dì. Et adciò sappi le paghe volemo tu debbi tenire, te advisamo che noy te faciamo accrescere octanta fiorini (a) al mese, deli quali fiorini octanta volemo debi tenire xxvii paghe, siché veneray ad havere in tucto fiorini centovinti al mese, et teneray deli fiorini octanta paghe xxvii; delli altri quaranta teneray quelli ha tenuti fina qui. Siché vedi in termino de questi deci dì de fornirte de queste paghe, quale siano fidate et sufficiente. Data Mediolani, die xxii februarii 1452.
Zanectus.
Cichus.


(a) fiorini in interlinea.