Registro n. 13 precedente | 21 di 1330 | successivo

21. Francesco Sforza a Roberto Sanseverino 1452 gennaio 1 Lodi

Francesco Sforza ricorda a Roberto Sanseverino di avergli fatto sapere, tramite il suo cancelliere, Balsarino, che Stefano da Pietrasanta doveva rimanere nell'officio di Pontecurone fino alla fine della ferma. Di conseguenza, o lo lascia stare al suo posto, o, se lo vuole mandar via prima del tempo, deve restituirgli i suoi danari.

Magnifico Roberto de Sancto Severino.
Como tu say, te fecimo dire per Balsarino, tuo cancillero, che era necessario che Stefano da Petrasancta remanesse al'officio de Pontecurono per fin in capo della ferma soa, perché haveva incantato dicto officio da nuy, et perché mò intendiamo che fay certa molestia a dicto Stefano per non lassarlo al dicto officio, ti dicemo che molto se maravigliamo di te perché, como tu poy bene sapere è necessario che esso luy fornischa dicto suo officio per lo debito. Pertanto volimo che non li faci veruno impedimento, imo lassalo quietamente exercere dicto suo officio, como rechiedela rasone et il devere, et se pur tandem deliberasti che non gli remanesse, ti dicimo che serà necessario gli faci restituire li denari del'incanto suo, adcioché non habia a poderse lamentare de nuy. Concludendo adonque bisogna che faci una dele doe cose, aut lo lassi fornire dicto officio, aut li rendi li suoy denari. Data Laude, die primo ianuarii 1452.
Cichus.