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216. Francesco Sforza al vescovo di Tortona 1452 febbraio 27 Milano

Francesco Sforza è stato deluso dal vescovo di Tortona perché non ha assegnato l'arcipresbiterato di Sarzano, tanto fervidamente chiesto, a don Niccolò di Rubensi del Reame, suo amico e servitore. Non gli si dica che l'attuale beneficiario, Cristoforo da Lugano, non ha altri benefici, perché ne ha. A quello di Sarzano è necessario che destini un altro.

[ 66r] Episcopo Terdonensi.
È ritornato da noy don Nicolò di Rubensi delo Reame, nostro amico et vechio servitore, dicendo che non ha potuto obtenire quello arciprevedato de Sarzano, del quale vi scripsemo a dì passati, della qual cosa ne siamo molto maravegliati perché ne rendevamo certo che, havendovi facto tanta instantia, ne dovesti havere compiaciuto in maiore cosa, conoscendo che questo è nostro desyderio et che habiamo caro delocare el dicto domino Nicolò nel dicto beneficio, né in questo pò obstare (a) che quello domino Christoforo de Lugano non habia altri beneficii, che nuy siamo certificati che ne ha tanti altri, che li pono molto bene dare vita, et ad questo de Sarzano è necessario deputarli altro che suplisca. Pertanto de novo replicando, vi confortiamo et carichamo la reverentia vostra che, senzalassarse più stimulare, vogli compiacerne in questa cosa et dare el dicto arciprevedato al predicto domino Nicolò, secondo che per altre nostre vi habiamo scripto, et non porriala reverentia vostra farne maiore piacere che questo. Et cum questa fiducia, lo remandiamo da quella adiurandola che non vogli darce più faticha de scrivere per questa cosa. Data Mediolani, die xxvii februarii 1452.
Cristoforus Franciscus.
Cichus.


(a) ob di obstare in interlinea.