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250. Francesco Sforza a Giovanni di Alessandria e ad Alberto Guidobono 1452 marzo 8 Milano

Francesco Sforza comunica a Giovanni di Alessandria e ad Alberto Guidobono che Giovanni da Campofregoso, già doge di Genova, gli aveva mandato lì in dono due paviglioni. Sopravvenuta la morte del Campofregoso, detti paviglioni sono rimasti presso un cittadino, che loro cercheranno di identificare servendosi dell'allegata lettera di Raffaele de Negri, diretta a Giovanni Giustiniano. Trovatili e ritenutili validi per il duca e accordatisi sul prezzo, subito glielo comunichino perché ne bloccherà la somma.

Domino Iohanni de Alexandria et Antonio de Guidobonis.
Perché siamo avisati che la bona memoria del'illustre olim duxe de Zenova, misser Ioannes da Campo Fregoso, feci portare lì in quella città duy paveglioni per donarne et, stando per mandarnegli, succedi el caso della morte soa, et essi paveglioni sonno remasti presso uno citadino de quella città. Pertanto voliamo che, recevuta questa, ve informati cum omni vostra cura et diligentia appresso de chi sonno. Et acciò possiati più tosto trovargli, ve mandiamo unalittera alligata de Rafaello de Nigri, directiva ad domino Iohanne Iustiniano, quale debe sapere presso de chi sonno, et trovato che li havereti, volemo li faciati tendere et vedeati se sonno cosa che faza per nuy et, trovando che siano boni per nuy, ve accordati del pretio, et ne advisati del denaro che costarano, et del tucto, perché mandarimo per essi. Et avisatine prestissimo, perché, essendo boni per nuy, non intraressimo in altra spexa; quando non sianno boni per nuy, procuraremo provederne per altra via. Data Mediolani, viii marcii 1452.
Marchus.
Iohannes (a).


(a) Iohannes scritto su Cichus.