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269. Francesco Sforza a Giovanni da Alessandria e ad Antonio Guidobono 1452 marzo 14 Milano

Francesco Sforza ringrazia Giovanni da Alessandria e Antonio Guidobono per aver ottenuto cinquantamila ducati, garanzia del pagamento dei fanti, purché da quella somma non si sottraggano più di dodici mila ducati in modo che il doge sia sicuro di averli perché garantiti dai fiorentini. Per togliere affanni all'ambasciatore di Tunisi per il trasporto a Milano del leone ove Bianca Maria è desiderosa di vederlo perché non ne ha mai visto uno, vuole che l'impresa di detto trasporto se l'assumano loro. Avvisino Tortona e gli altri posti dove sosterrà detto ambasciatore perché lo ricevano onoratamente e informino pure lui del suo arrivo a Tortona perché vuole mandargli incontro una scorta a omaggiarlo.

Domino Iohanni de Alexandria et Antonio Guidobono.
Respondendo alle vostre littere de dì viiii et dì xi del presente circa le recuperatione delli ducati L mila, dicemo che siamo contenti che la securità del pagamento di fanti se faza supra questi L mila ducati, dummodo che quello se retinerà de dicti L mila non excedala somma de ducati xii mila, et con questo che, dato poy la securitate per altra via, ch'el signore duxe sia cauto del facto suo de dicti ducati xii mila (a) ne siano liberati da signori fiorentini, non bisogna securitate, perché sempre farano el debito suo. Siché vogliati concludere presto et non dati più dimora al retrato del denaro et respondeti presto per non stare più in praticha.
[ 81v] Circhalo facto del'ambassatore del re di Tunesi, ch'el se grava de condure quello lione, concedemo habbia rasone. Dicto leone volemo qui, perché el vedala illustre madonna Biancha, perché non ne ha may veduto alcuno. Siché laudiamo togliati la impresa vuy de mandarlo per non dare questo affanno auy, et cossì forsa seria bene havere pagato el nollo delle cose, como ha facto el duxe per honore nostro. Advisati ad Terdona et dove haverà ad capitare dicto ambassatore perché se Ii faza honore, et cossì advisati nuy indilate quando credeti serà ad Terdona, perché li mandaremo incontra ad honorarlo. Data Mediolani, xiiii marcii 1452.
Iohannes de Ulesis.
Cichus.


(a) Da et con a xii mila a margine.