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27. Francesco Sforza a Francesco Capra 1452 gennaio 7 Lodi

Francesco Sforza loda Francesco Capra per quanto ha fatto per le fortezze, e lo esorta a proseguire virilmente. Per ciò che concerne la concessione del salvacondotto a Giovanni Frangiante e per quelli che sono con Filippo Spinola deve attenersi alla volontà del doge genovese. Non gli garba che abbia richiesto i denari per i fanti a Giovanni da Alessandria; doveva prenderli sulle entrate di Alessandria.

[ 14v] Francisco Capre.
Habiamo recevuta una tualettera del dì iii del presente per la quale restiamo avisati de quanto hay operato in fornire quelle forteze di là et quanto fay per operare per fornire l'altre che te restano, al che non accade altra resposta, se non che dicemo hay facto bene et ti ne commendiamo caricandote a prosequire virilmente la impresa per tal modo che ne reporti honore et laude et commendatione da nuy. Al facto de Giovanne Frangiante chi ti fa domandare salvoconducto, ti dicimo che in questo et per quelli tucti che sonno cum Filippo Spinula, te debbi regere et fare como vole lo illustro signor domino lo duxe, alla volontà del quale remettiamo questa cosa. La rechiesta hay facto ad domino Giovanne d'Alexandria de dinari per dare a quelli fanti, ne è molesta et non è puncto piaciuta, perché nostra intentione è che non se domandano dinari dal canto de verso de Genoa, ma, como per altre nostre dey havere inteso, habiamo scripto ad Conrado et a te che devesti impremudare suxo le intrate nostre d'Alexandria ducati cento de soldi cinquantaquattro per ducato per dargli alli cento fanti. Siché vogliamo sia recuperato il denaro per questa via et non per la via de Genoa. Ceterum como le cose procederano vogliamo che per toe littere ne faci continuamenti avisati. Data Laude, die vii ianuarii 1452.
Iohannes.