Registro n. 13 precedente | 270 di 1330 | successivo

270. Francesco Sforza a Giovanni Filippo Fieschi 1452 marzo 14 Milano

Francesco Sforza scrive a Giovanni Filippo Fieschi, conte di Lavagna, di gradire l'affidamento a lui del compromesso delle vertenze fra lui e il doge. Lo ringrazia per la risposta inviatagli circa l'eccesso dai suoi uomini di Val di Taro contro gli uomini sforzeschi di valle Muzola, auspicando che presi quei malfattori li punisca. Circa il trattato di Fiorenzola ha preso alcuni che andavano avanti e indietro, ma senza cavarne nulla di preciso.

Magnifico tanquam fratri nostro carissimo domino Iohanni Philipo de Flisco, Lavanie comiti.
Havemo recevuto le littere dela magnificentia vostra, et inteso tucto quello per esse ne scriveti, ve respondemo, primo, alla parte del compromesso in nuy facto dele differentie vertente fra lo illustre signore duxe et la magnificencia vostra, ch'el ne piace. Cossì remanemo advisati della casone perché fin mò non haveti mandato li mandatarii vostri con le rasone et chiareze vostre, il che haveti facto per bene nostro. De che rengratiamo la magnificentia vostra, confortandola a stare di bona voglia perché nuy, dal canto nostro, ne adaptarimo in questo et in ogni altra cosa, a fare tucto quello possiamo fare in acconzo, utile, piacere et honore vostro, como vedereti per effecto. [ 82r] Cossì rengratiamo la magnificencia vostra della grata resposta ne fa circa quello habiamo scripto dello excesso commisso per quelli vostri homini de Valle de Tarro, contra quelli homini nostri de Valle de Muzola, pregandola che, venendoli quelli malfactori nelle mano, voglia farne qualche demonstratione, como non dubitamo farà, che ne serà molto caro. Circha vero quello ne scrive la magnificentia vostra del tractato de Fiorenzola, ell'è bene vero che nuy ne dubitavamo de qualche male, et havemo voluto intendere questo facto, siché havemo facto prendere alcuni; in effecto non trovamo altro se non che alcuni erano andati inanze et indreto, ma dele cose delà non intendiamo cosa alcuna. Se altro ne haverimo, ne advisarimo la magnificentia vostra. Data Mediolani, die xiiii marcii 1452.
Zanettus.
Cichus.