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275. Francesco Sforza al clero alessandrino 1452 marzo 15 Milano

Francesco Sforza sperava che i membri del clero alessandrino, dopo aver inteso le parole del segretario ducale Francesco Maletta per la nuova sovvenzione al duca, avessero incominciato a raccogliere danaro, ma ha inteso che non hanno fatto nulla: li sprona a mettersi all'opera per pagare.

[ 83v] Venerabilibus viris dominis de clero Alexandrino nobis dilectis.
Dovete havere inteso da Francisco Maletta, nostro secretario, la rechiesta vi habiamo facto per questa nova subventione, et quanto sia il bisogno nostro per valerse de presente. Fin a qui non intendiamo habiati facto altro provisione ad retrare quelli denari, del che molto ne maravigliamo. Pertanto vi confortiamo, stringemo et caricamo che, veduto le presente, debiati mettere modo a pagare dicti denari, et in questo non fareti più difficultà o exceptione alcuna se desyderati el bene nostro, altramente se ritrovaremo malcontenti di facti vostri. Data Mediolani, die xv marcii 1452.
Christoforus Franciscus.
Cichus.