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285. Francesco Sforza a Giacomo Suardi 1452 marzo 18 Milano

Francesco Sforza ordina a Giacomo Suardi, officiale delle bollette di Novara, che, constatato essere vero quanto scrive Guglielmo da Calanth, luogotenente del governatore di Vercelli, restituisca tutto quello che è stato tolto a Cristoforo Zocolaro. Se le cose stessero diversamente, glielo scriva.

87r Prudenti viro Iacobo de Suardis, officiali bulletarum Novarie, dilecto nostro.
Tu vederay quanto per la inclusalittera ne ha scripto Gullielmo da Calanth, locotenente del gubernatore de Vercelli, per certa robba hay retenuta et tolta ad uno Christoforo Zocholaro, habitatore de Vercelli, la qualcosa, essendo cossì, l'havimo molto molesta. Et perhò ti commandiamo che, essendo passatala cosa como esso locotenente ne scrivi, debii subito restituire et dare integramente al dicto Christoforo ogni robba et merze soe, liberamente et senza alcuna contradictione. Et si pur fosse altramente, haverimo caro intenderlo per toe littere, ma sopra il tucto vede de scriverne la veritate. Data Mediolani, die xviii marcii 1452.
Bonifacius.
Cichus.