Registro n. 13 precedente | 286 di 1330 | successivo

286. Francesco Sforza al capitano della cittadella di Novara 1452 marzo 18 Milano

Francesco Sforza informa il capitano della cittadella di Novara del sequestro di una cavalla e della merce del vercellese Cristoforo Zocolaro, fatto nel 1450 da Giacomo Suardo, ufficiale cittadino delle bollette, con l'imputazione di provenienza da luogo affetto da morbo. Realizzato che le cose non stessero così, si restituisca subito tutto.

Nobili et fideli viro capitaneo citadelle Novarie, nostro dilecto.
El locotenente del governatore de Vercelli ne ha scripto per soe littere che l'anno del MCCCCL Iacomo Suardo, officiale delle bollete di quella nostra città, tolse una cavalla con certe robbe et mercimonie ad uno Christoforo Zocholaro, habitatore de Vercelli, quale passava per li borghi d'essa nostra città, imputandolo ch'el veniva daloco morboso, la quale cavala et robba ne scrive che esso Iacomo may non gli ha voluto restituire, licet che dicto Christoforo habbia verificato non venire da [ 87v] loco pestifero. Pertanto ti commettiamo et volimo che diligentemente te debii informarti se cossi è, et trovando cossì, commandali che subito restituischala dicta cavalla et robba, siché più non habiamo a sentire lamenta, certificandolo che non altramente vogliamo che li subditi del'illustrissimo signore ducha de Savoya siano bene tractati che li nostri proprii. Data Mediolani, die xviii marcii 1452.
Bonifacius.
Cichus.