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287. Francesco Sforza a Giacomo Suardi 1452 marzo 19 Milano

Francesco Sforza comanda a Giacomo Suardi, officiale delle bollette di Novara, di cessare la sua resistenza all'ordine datogli dal podestà di restituire a Comino Cantono e ad Antonio da Milano le bestie e la merce loro sequestrata con il pretesto della provenienza da luogo infetto.

Prudenti viro Iacobo de Suardis officiali bulletarum Novarie, nostro dilecto.
El nostro podestà de quella città ne scrive che, nonobstante che per vigore delle nostre littere gli scripsemo a duy dì del presente, te habia confortato et commandato dovesse restituire ad Comino Cantono et Antonio da Milano, subditi del'illustre signore duca de Savoya, doe soe bestie et altre cose, quale gli togliesti, essendo venuto loro in quella città per loro facende con dirgli et imputarli, secondo havimo sentito, che venevano daloco sospecto, non hay voluto fare niente, immo gli hay resposto largamente non volerne fare niente né restituirli cosa veruna. Pertanto te dicemo et commandiamo che debii restituire alli dicti Comino et Antonio dicte loro bestie et cose aloro per ti tolte, ch'el non gli manchi uno punctale de strengha. Data Mediolani, xviiii marcii 1452.
Marchus.
Cichus.