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306. Francesco Sforza a Francesco Capra 1452 marzo 24 Milano

Francesco Sforza scrive a Francesco Capra che i gentiluomini di Francavilla si lamentano di oppressioni e innovazioni nella loro giurisdizione. Non faccia alcuna innovazione e procuri che tutto si acquieti. Di tutto lo informi.

Francisco Capra.
Quilli zentilhomini da Franca Villa se condoglino che gli sonno facte certe oppressione et innovate alcune cose in loro iurisditione, quale volimo debbi intendere, et tene modo et via che non sia facta inovatione alcuna, et operarai in ciņ quanto poray de bene che la cossa passi cum quiete; et advisarane che et come, che sappiamo de tucto questo facto. Data ut supra.
Facinus.
Cichus.