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309. Francesco Sforza a Giacomo Scrovegni e a Giovanni Giacomo de Schiffis 1452 marzo 23 Milano

Francesco Sforza scrive a Giacomo Scrovegni, podestà, e a Giovanni Giacomo Schiffi di Novara che, desiderando por fine alla vertenza tra i gentiluomini Crotti e i cittadini di Vercelli, scrive al conte Bartolomeo d'Albonesio di rilasciare i buoi, dando a loro volta i proprietari i denari che gli devono per la tassa che gli spetta.

[ 95v] Egregio et nobili viris Iacobo de Scrovignis, potestati, et Iohanni Iacobo de Schiffis, dilectis nostris Novarie.
Desiderosi che la differentia vertente trali zintilhomini deli Crotti per una parte et li citadini de Vercelli per l'altra, se levi via, scrivemo per l'alligata al conte Bartholomeo d'Albonesio che debbi deponere li bovi tolti, deponendo quelli, de chi sonno li denari che gli debeno dare per casone dela taxa. Et cosś crediamo debbia fare. Data Mediolani, die xxiii marcii 1452.
Irius.
Cichus.